Dichiarazione dei redditi, deduzioni e detrazioni fiscali 2019: spese mediche, spese DSA, spese veterinarie
In vista dell’apertura della stagione delle dichiarazioni dei redditi, è utile fare una ricognizione delle deduzioni e detrazioni fiscali di cui potranno beneficiare i contribuenti.
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Nel precedente articolo abbiamo approfondito “le Spese di istruzione” e “le spese per abbonamento trasporto pubblico”, in questo approfondiremo “le Spese mediche”, “le Spese DSA” e “le Spese veterinarie”.
Spese mediche:
Le spese mediche, di seguito elencate, sono detraibili nella misura del 19%, nel limite di 129,11 euro:
- Spese mediche (medicinali o cure o interventi);
- Spese mediche oggetto di indennizzo parziale o totale da parte di assicurazioni;
- Detrazioni per dispositivi medici e apparecchiature;
- Spese mediche per disabili;
- Spese mediche particolari;
- Spese sostenute in Italia o all’estero per la fecondazione assistita;
- Spese per cure termali;
- Spese Dentista, Odontoiatra, Apparecchi per cure dentarie;
- Spese per la degenza in ospedale o clinica;
- Spese per prestazioni mediche omeopatiche;
- Spese per l’acquisto di alimenti per celiaci (novità 2018);
- Spese per la riabilitazione e la fisioterapia semprechè siano prescritte da un medico. Saranno altresì detraibili i costi sostenuti per l’acquisto di medicine con lo scontrino parlante ma anche quelle sostenute per l’affitto di attrezzature mediche il cui utilizzo è stato prescritto dal medico;
Nel caso della fisioterapia non è obbligatoria la prescrizione del medico ma servirà naturalmente la ricevuta fiscale o fattura della spesa sostenuta anche in forma di ticket se la prestazione è resa nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
- L’importo del ticket pagato al sistema sanitario nazionale per le analisi del sangue;
- Spese sostenute per interventi con botolino, protesi mammarie, chirurgia plastica e interventi di ristrutturazione fisica in generale con qualsiasi tecnica. In questo caso il principio generale è quello che l’intervento di plastica di per sé è detraibile nei limiti di cui sopra ma purchè sia diretto ad eliminare o attenuare una menomazione fisica, o funzionale ossia vi deve essere una patologia, (non piscologica a meno casi eccezionali o di sentenze in tal senso di cui non ho memoria o conoscenza o a meno).
- Spese sostenute per l’acquisto di occhiali da vista o di lenti a contatto, sono detraibili nella misura del 19% del costo sostenuto comprensivo di Iva e al di sopra di un importo annuo di 129,11 euro, solo nel caso in cui interessano una patologia (miopi, presbiti, stigmatici, orbi, daltonici..).
La detrazione spetta anche nel caso in cui le spese per gli occhiali siano sostenute per i soggetti fiscalmente a carico come figli, fratelli, sorelle, mogli… .
Sarebbe buona norma avere a disposizione la ricetta dell’oculista o la prescrizione del medico curante ma non è vincolante a fini dell’ottenimento del diritto alla detrazione.
E’ necessario invece sempre conservare almeno per sei anni dall’acquisto lo scontrino, fattura o ricevuta fiscale dell’acquisto effettuato da cui si evince la tipologia dell’occhiale da vista (non da sole) o le lenti a contatto utilizzate.
Non vi è alcuna limitazione in termini di pezzi acquistati (sia che parliamo di lenti o di occhiali) o marche. Anche quelli da sole in teoria possono essere detratti fiscalmente in quanto anche il sole fa male e su occhi deboli potrebbe esserne prescritto l’utilizzo da un oculista o dal medico curante.
Le spese mediche collegate al trasporto e quindi quelle per l’ambulanza non sono detraibili anche se lo sono quelle collegate all’assistenza durante il tragitto.
Gli Integratori alimentari come gli anabolizzanti non sono detraibili.
Le spese per l’acquisto del latte artificiale in polvere seppur dietro prescrizione medica non è detraibile perché non configura come una spesa medica o farmaceutica.
Disturbi apprendimento specifico: (novità 2019)
È possibile fruire della detrazione del 19% per le spese mediche sostenute fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado in favore dei minori o di maggiorenni con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), per:
- l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici informatici, necessari all’apprendimento;
- l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere.
La detrazione spetta per le spese sostenute sia per il contribuente stesso che per i familiari fiscalmente a carico.
Per fruire della detrazione, il beneficiario deve essere in possesso di un certificato rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale, da specialisti o strutture accreditate, che attestino per sé ovvero per il proprio familiare, la diagnosi di DSA, ovvero il collegamento tra i sussidi e gli strumenti acquistati e i disturbi diagnosticati.
Le spese sostenute devono essere documentate da fattura o scontrino fiscale, nel quale indicare il codice fiscale del soggetto affetto da DSA, la natura del prodotto acquistato o utilizzato.
Si considerano strumenti compensativi, gli strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
Tra gli strumenti compensativi sono ricompresi, in via esemplificativa:
- la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito d’ascolto;
- il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
- i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
- la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
- altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Si considerano sussidi tecnici ed informativi le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche quali, ad esempio, i computer necessari per i programmi di video scrittura, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti a facilitare la comunicazione, l’elaborazione scritta o grafica, l’accesso all’informazione e alla cultura.
Spese veterinarie per la cura di animali domestici:
Sono detraibili le spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. La detrazione del 19 % spetta sulla parte che eccede l’importo di euro 129,11 e nel limite massimo di euro 387,34. Possono essere detratte per il 19% anche le spese per l’acquisto di cani di accompagnamento per i soggetti non vedenti (uno per singolo non vedente).
Requisito per applicare la detrazione sulle spese veterinarie è che l’animale sia legalmente detenuto e per esserlo deve avere il microchip. Inoltre l’animale deve essere destinato alla compagnia e non ad uno sfruttamento economico.
Per sfruttamento possiamo intendere per esempio un allevamento di cani oppure altre attività di tipo commerciale o agricolo.
Le spese che hanno diritto alla detrazione sono le visite veterinarie, gli interventi e le terapie stabilite dal veterinario compresi i relativi medicinali eventualmente somministrati all’animale. I medicinali per l’animale devono essere prescritti dal veterinario. Ricordiamo che non tutti i medicinali danno diritto alla detrazione fiscale.
È utile per poter detrarre la spesa tracciare il pagamento a mezzo bonifico, mantenere il giustificativo del pagamento, come una ricevuta fiscale o lo “scontrino parlante”, contenete il codice fiscale del padrone e la patologia riscontrata dal medico veterinario sull’animale che ne ha richiesto la cura o l’assistenza.
Per qualsivoglia ulteriore approfondimento in merito Vi invitiamo a contattarci.
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