Resto al Sud, finanziamenti fino a 50.000€ per avvio di nuove imprese

 In Eventi, News, News Lavoro, News Mondo Imprese

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno.

Nel 2019 si allarga la platea dei destinatari, i finanziamenti potranno essere richiesti anche dai liberi professionisti e dagli under 46.

Chi può chiedere le agevolazioni?

Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 che:

  • sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda;
  • trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo
  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio;
  • per i liberi professionisti: non risultano titolari di partita IVA , nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;
  • non devi aver ricevuto negli ultimi tre anni altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità.

Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

In cosa consiste l’agevolazione?

L’agevolazione consiste in un contributo fino a 50mila euro a fondo perduto ed è gestita da Invitalia con una dotazione di 1,25 miliardi. Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Quali forme giuridiche sono consentite?

  • Imprese individuali;
  • Società di persone;
  • Società di capitali (comprese le unipersonali);
  • Società cooperative.

Quali sono i settori ammessi?

Avviare iniziative imprenditoriali per:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo.

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese che possono essere finanziate riguardano:

  • Interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili per un massimo del 30% del programma di spesa a macchinari, impianti e attrezzature nuove.
  • Software gestionali (anche in cloud) e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione (TIC), altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, garanzie assicurative, ecc.) per un massimo del 20% del programma di spesa.

Quali attività sono escluse dalle agevolazioni?

Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.

L’elenco dettagliato delle attività non ammissibili è contenuto nell’allegato n. 1 della Circolare n. 33 del 22/12/2017.

Quali spese sono escluse alle agevolazioni?

Le agevolazioni non coprono le seguenti spese:

  • beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
  • beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  • investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  • il cosiddetto “contratto chiavi in mano”;
  • commesse interne;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • spese notarili, imposte, tasse;
  • acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  • acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante (per dettagli vedi FAQ successiva);
  • progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse;
  • scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile).

Cosa significa esattamente che “non sono ammissibili alle agevolazioni spese di importo unitario inferiore a 500 euro”?

Il valore minimo di 500 euro si riferisce non al singolo bene, ma alla fornitura di beni riconducibili alla stessa tipologia di spesa. Ad esempio, per un’attività di somministrazione di alimenti e bevande il programma di spesa – nella categoria Macchinari, impianti e attrezzature – prevede un totale di 800 euro, suddiviso tra 250 euro di piatti, 200 euro di bicchieri e 350 euro di posate. Essendo queste spese riconducibili alla stessa categoria merceologica (suppellettili per la somministrazione), esse sono tutte riconosciute, con l’avvertenza che, in fase di realizzazione del progetto, sarà necessario acquisire una fattura relativa alla fornitura complessiva con il dettaglio dei singoli beni (numero di pezzi per ogni tipologia). 

I beni non finanziabili possono essere acquistati dalla società autonomamente?

No, il progetto imprenditoriale deve prevedere un programma di spesa completo e funzionale allo svolgimento dell’iniziativa. Quindi il programma di spesa per il quale si chiede il finanziamento non può avere un importo superiore all’ammontare massimo complessivo delle agevolazioni concedibili ai richiedenti.

Per quanto tempo i beni agevolati sono vincolati all’esercizio dell’attività?

I beni agevolati non possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.

Come si presenta la domanda?

Le domande si presentano esclusivamente online sul sito www.invitalia.it

E’ necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC).

La domanda è costituita dal progetto imprenditoriale da compilare online e dalla documentazione da allegare, con la modulistica presente sul sito. Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.

 

Per qualsivoglia ulteriore approfondimento in merito Vi invitiamo a contattarci.

 

Se Vi è piaciuto l’articolo, condividete o lasciate un commento.

Post recenti

Leave a Comment

Contattaci

Mandaci una mail per qualunque informazione o richiesta. Se hai bisogno di un preventivo specifico puoi compilare il modulo nell'area dedicata.

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca